Zórzimo Croquezz, Primavera urbana |
E’ sera, le strade vicino alla stazione sono piene di macchine che scattano al verde, gente che cammina di fretta. Così anch’io.
Eppure non riesco a non fermarmi sentendo il profumo dei fiori appena sbocciati sugli alberi lungo il canale, la primavera che prevale sopra qualunque smog.
E’ già quasi sera: il cielo azzurro intenso si adombra elegantemente, pur lasciando che ogni colore sia nitido più che mai.
In mezzo a tanto movimento, non posso restare indifferente a questa statua bianca di Garibaldi, circondata dal verde e dal cinguettìo quasi mattutino d mille passerotti invisibili, di sicuro nascosti tra le foglie nuove degli alberi in fiore.
Incredibile: i passerotti in allegre discussioni, il bianco della statua di Garibaldine il verde dei prati e degli alberi che si specchiano nell’acqua del calmo canale, riescono a sovrastare la fretta e lo smog di questa primavera urbana.
La città si arrende inconsapevole della propria stessa debolezza.
Cosa sono io: città o primavera?
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